Oggi in occidente si tende a pensare che lo Yoga sia la pratica degli āsana, ma negli Yoga Sutra di Patanjali troviamo solo tre sutra riferiti agli āsana che contengono però l’essenza di tale argomento:
Sthira Sukham āsanam – II.46
La postura (dovrebbe essere) stabile e confortevole
Prayatna Śhaithilyānanta Samāpattibhyām – II.47
Questo avviene grazie al rilassamento dallo sforzo e la realizzazione del senza fine
Tato dvamdvānabhighātah – II.48
Da qui la non ostruzione da parte degli opposti
L’āsana seve per dimenticarsi del corpo in modo che non sia più fonte di distrazione rispetto alla pratica di concentrazione mentale. Attraverso la pratica degli āsana quindi lo Yogi dovrà rimuovere i fastidi derivanti dal corpo per poi affrontare le problematiche della mente. Il corpo saldo in una posizione cessa di essere un disturbo per la mente.