अहिंसा Ahiṃsā
Il termine Ahiṃsā lo ritroviamo ad esempio nell'Induismo, del Giainismo, nel Buddhismo, negli antichi testi delle Upaniṣad, nel Mahābhārata e nello yoga classico di Patanjali come una delle cinque prescrizioni (yama) da osservare nella via della realizzazione.
Il sostantivo femminile ahiṃsā, deriva dalla radice hiṃs che significa recare offesa, ovviamente è preceduta dalla -a privativa iniziale. Possiamo tradurre quindi questa parola come la "rinuncia ad offendere" o come "non-violenza".
Vyasa nel commento agli Yoga Sutra scrive "di esse la non violenza è l'astenersi dal ferire in tutti i modi e in tutti i tempi verso tutti gli esseri" ha quindi un raggio di azione molto ampio.
Far maturare dentro di sé Ahiṃsā porta non solo al trattenersi dal ferire, ma diventa una sensibilità d'animo per cui si diventa incapaci di farlo.
Va a coprire quindi tutti i comportamenti umani.
"Ahiṃsā, in concreto denota un atteggiamento o modalità di comportamento nei riguardi di tutte le creature viventi fondato sul riconoscimento della generale unità della vita". Taimni, La Scienza dello Yoga.