Andiamo ad approfondire dove troviamo la pratica di Yoga Nidra nei miti cosmogonici indiani. Nel mondo indiano infatti si ritiene che l’universo abbia fasi cicliche, che corrispondono alle fasi di sonno del dio: nel sonno profondo e senza sogni, l’universo si ritira, poi quando il dio ritorna a sognare ha inizio una nuova fase del ciclo. L'universo si è dissolto alla fine di una età del mondo, ritornando al suo stato originario. Non esiste più alcuna vita , nulla ha più forma. Prima che inizi una nuova era, tutto è immobile. Solo Visnu sogna e progetta una la nuova vita. Egli giace in un sonno contemplativo, Yoga Nidra, sul serpente del mondo Śeṣa. Il serpente si muove sull'oceano cosmico. Acqua, serpente e Visnu nella sua forma Narayana simboleggiano l'unica sostanza cosmica o energia, mediante la quale la vita può assumere nuove forme. Tutto quel che una volta era stato, è raccolto in questo stato di pace di Visnu che attende di manifestarsi. A questo punto la prima forma di vita è un loto che nasce dall'ombelico di Narayana, questo cresce e produce Brahma, il dio della creazione. Ora si desta Laksmi, la compagna di Visnu e con lei si apre una nuova epoca. Visnu però ritornerà nella sua forma di Naraya non appena che il mondo nuovo appena sorto sarà nuovamente distrutto. Visnu nella persona di Narayana è apparentato senza attributi perché tutte le forze sono in lui assopite. La sposa di Visnu Laksmi siede vicino a lui e massaggia le dita dei piedi. L’intero universo, secondo gli antichi testi, è dunque una proiezione o emanazione di un dio dormiente.